mercoledì 30 maggio 2007

Bo, Sierra Leone 27 Maggio 2007



Bo, Sierra Leone 27 Maggio 2007


Ciao a tutti miei cari,
spero stiate tutti bene. Dopo quasi due mesi di silenzio ritorno a farmi sentire giusto perché non vi scordiate di me.
In realtà non ho molte cose da raccontarvi, non perché non abbia nulla da fare qui eh, anzi ce ne é di lavoro da fare, ma forse perché ormai ci ho fatto un pó l´abitudine…
Comunque vi rassicuro dicendovi che tutto va per il meglio, il lavoro procede alla grande, abbiamo da pochi giorni terminato una delle strutture in programma che ospiterà il nuovo reparto per i bambini malnutriti, quelli più piccoli.
E' una grandissima soddisfazione per me vedere finalmente completato e pronto ad essere utilizzato qualcosa che ho progettato e seguito nella realizzazione dalle fondamenta fino alle finiture. Ed é soprattutto una grandissima soddisfazione per me ricevere i complimenti da parte di tutti, sia dai colleghi espatriati che dallo staff locale, che apprezzano tantissimo il lavoro che io e il mio infaticabile team stiamo facendo.
E posso ritenermi davvero soddisfatto del lavoro che loro in particolare, il construction team, stanno facendo perché mi rendo conto che a volte forse sono un pó pressante nei loro confronti (ma é inevitabile se vogliamo rispettare i tempi previsti per completare le strutture previste e soprattutto prima che la stagione delle piogge entri nella sua fase più intensa) ma loro continuano a lavorare duramente giorno dopo giorno sotto un sole cocente che non da scampo, tanto che io ad esempio ogni tanto sono costretto a rifugiarmi nel mio ufficetto della logistica per riprendermi un pò poiché stare in giro tutto il giorno sotto questo sole vi assicuro é davvero stancante e figuratevi che io sono solo in giro a controllare e dirigere i lavori...
Comunque ribadisco mi sento davvero soddisfatto e gratificato da quello che sto realizzando e poi non dimentichiamo l' aspetto umano della questione che non é sicuramente da meno. E´ stupendo il rapporto di amicizia e complicità che si é instaurato soprattutto tra me e i ragazzi del mio team, ma anche con tutte le persone che ogni giorno incontro in ospedale personale medico, addetti alla cucina o alle pulizie che siano che ogni giorno mi salutano chiedendomi come sto e augurandomi una buona giornata. Persino alcune mamme di piccoli bellissimi pazienti ormai mi conoscono bene e mi salutano nella loro lingua locale, una delle tante, il Mende che pian piano sto imparando ed é bellissimo poter scambiare anche poche parole giusto per salutarsi e chiedersi a vicenda come stai? in Mende e vedere la reazione di stupore e di apprezzamento da parte loro per questo mio tentativo di comunicare con loro nella loro lingua.
Ed é stupendo anche perché mi fa sentire molto più vicino a loro.
E che dire poi dei piccoli bellissimi pazienti. Ce ne sono di tutte le età e mi fanno letteralmente impazzire (di gioia intendo). Ultimamente ce ne sono due in particolare che mi stanno particolarmente a cuore, una bambina di circa sette anni di nome Mary che ogni volta che mi vede da lontano mi chiama e poi mi viene incontro dandomi un bacetto, é di una tenerezza indescrivibile. Per non parlare poi di Foddy, un bambino di circa due anni o forse meno, che ancora ha difficoltà a stare in piedi, che ogni volta che mi vede comincia a sorridere battendo le mani e saltellando di gioia e mi viene incontro per essere preso in braccio o per giocare. Ed io non riesco proprio a resistergli. E la mamma ogni volta mi chiede di portarlo via con me.....
Comunque per concludere non posso che ritenermi soddisfatto e fortunato per tutto quello che sto vivendo in questo particolare periodo della mia vita che spero duri a lungo, magari per sempre e sono davvero felice di poter condividere le intense emozioni che sto provando giorno dopo giorno con tutti voi miei cari, sperando di fare cosa a voi gradita.
Sapete, da quando ho iniziato a fare parte di questo mondo si é rafforzata in me e si rafforza ogni giorno di più la convinzione che un mondo migliore non é un´utopia, é davvero possibile, a costo di tanti sacrifici e lotte pur di ottenerlo, certo, ma lo si puó ottenere ed io sto solo cercando di dare il mio piccolo contributo, cosa che ho sempre sognato di poter fare un giorno.....

Un enorme abbraccio a tutti dalla incantevole terra di Sierra Leone.


Marcello



P.S. Un enorme grazie per le bellissime mails che mi avete inviato, continuate cosí. Ciao

lunedì 28 maggio 2007

giovedì 24 maggio 2007

Ku-Fu casting pathetic

Me l'ha girato Claudio: UNO SPASSO

Stavo piangendo dalle risate!!!


martedì 22 maggio 2007

alibi benedetto per i pedofili


Questo video è stato trasmesso in Inghilterra il 1 ottobre 2006. In Italia non è mai andato in onda, nè i giornali nè gli altri mezzi di informazione vi hanno fatto accenno.
Il paziente lavoro di traduzione e di sottotitolatura che abbiamo fatto, è per sopperire a questa vergognosa lacuna. Ed è dedicato a Maria Di Benedetto. Ovunque sia.

martedì 15 maggio 2007

family day ?

sabato 12 maggio 2007

mercoledì 9 maggio 2007

Chiamparino è ufficialmente fascista

Mi sa che è meglio se cambiamo sindaco... già mi vedo l'eroinomane nella casa di riposo che aiuta il vecchietto a fare le passeggiate nel parco.... ormai è completamente rincoglionito...


La sinistra cambi»
Chiamparino:«È ora di punire chi si droga»
«La modica quantità? Un'ipocrisia». «Ero antiproibizionista, ma il consumo alimenta il crimine»

TORINO — «Non è più possibile restare a guardare mentre un quarto, o forse addirittura un terzo della popolazione fa uso di droghe. Sono sempre stato antiproibizionista, ma oggi dico che è ora di cambiare: bisogna affermare il principio che drogarsi non è lecito, che la nostra società non lo accetta». Sergio Chiamparino, sindaco ds di Torino, chiede al Parlamento nuove norme per punire non solo chi spaccia ma anche chi consuma stupefacenti. Lo fa all'indomani della rapina mortale ai danni di un tabaccaio, avvenuta sabato sera, forse proprio ad opera di criminali che cercavano denaro per la droga. La sua riflessione, però, arriva da più lontano.
Sindaco, come vorrebbe punire chi si droga? «Obbligandolo a riparare il danno fatto. Perché chi consuma droga alimenta un mercato criminale che è all'origine di reati di ogni tipo, dai più banali ai più efferati, e un clima di insicurezza che la gente comune non sopporta più. Quindi, chi viene sorpreso a consumare dovrebbe dedicare alcuni giorni a rendersi utile, pulendo la città o lavorando nelle case di riposo, e sono solo due esempi. Una sanzione non penale, ma che può creare un deterrente perché si perde tempo e ci si espone a una pessima figura, in casa e sul lavoro».
La sua proposta dovrebbe valere per qualsiasi sostanza? «Posso ammettere, anche se vorrei discuterne ancora con veri esperti, che si depenalizzino gli spinelli. E posso accettare anche che chi è dipendente dall'eroina, categoria per fortuna in calo, possa essere trattato sotto controllo medico. Ma per gli altri deve esserci una sanzione: troppa droga per le strade».
Cosa le ha fatto cambiare idea? «L'esperienza da sindaco. Qualche tempo fa ho voluto andare a vedere la situazione dell'area chiamata "Tossic Park" (zona di spaccio alla periferia est di Torino, ndr) e sono rimasto colpito dalla varietà dei clienti "normali". Una ragazza che lavora lì vicino mi ha fatto notare, tra le altre, una vecchia Panda con i seggiolini per i bambini: "Vede sindaco, quello è un muratore che ogni giorno viene a comprarsi la droga". La sera stessa, in centro, ho rivisto le auto di lusso dei professionisti che il venerdì vengono a procurarsi la dose per il weekend».
Gli antiproibizionisti però sostengono che se il mercato della droga venisse liberalizzato la criminalità diminuirebbe... «Lo so bene, e negli anni 80, all'epoca delle grandi polemiche, ero più d'accordo con don Ciotti che con Muccioli. Ma qualcosa non funziona. Se drogarsi è consentito, perché non dovrebbe esserlo vendere la droga? La legge attuale è contraddittoria, il concetto di "modica quantità" è ipocrita. Poi parli con i cittadini e ti accorgi che hanno paura, quella che si chiama "insicurezza percepita". E se non hanno paura quanto meno sono a disagio quando vedono lo spaccio e il consumo, che ormai sono ovunque».
Si dice anche che la droga non è peggio dell'alcol. «E allora cosa vogliamo fare? Aspettare che la cocaina si radichi nella nostra cultura come il vino o la grappa, per poi dire che non la si può più eliminare? È un problema che ha due fac ce: la criminalità, che anche il singolo consumatore, involontariamente, contribuisce a far crescere, e i valori della nostra società, dove sempre più persone sembrano aver bisogno di una sostanza per vivere».
Lei è un «liberal». Ora vuole uno Stato che educa e punisce? «No, la libertà delle persone deve restare, non propongo la galera per i consumatori. Ma non sono disposto a fare finta di niente, bisogna mettere un argine al mercato incontrollato e al messaggio che drogarsi non è un problema. È una riflessione che dobbiamo aprire subito, non lontana da quella che Giuliano Amato propone sulla prostituzione».
Idee che non piaceranno a molti, soprattutto nel centrosinistra... «La droga e i modi per combatterla non sono né di destra, né di sinistra. Ma la politica nel suo insieme e la sinistra in modo particolare hanno sottovalutato il problema. E una parte continua a non voler vedere».
Vera Schiavazzi

martedì 8 maggio 2007

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